La Consulenza Grafologica nel Testamento

Principi & Metodologia

LA CONSULENZA GRAFOLOGICA NEL TESTAMENTO

Il testamento è l'unico modo con cui si può disporre dei propri beni dopo la morte.

Delle tre forme di testamento ordinario, quella che più consente l'esplicitazione della libertà, è certamente quella olografa.

Chi utilizza questa modalità deve però preoccuparsi che il documento venga regolarmente rinvenuto al momento opportuno, poiché la normativa civile non detta alcuna disciplina relativa al deposito del testamento né vi è per il testatore alcun obbligo di comunicare l'avvenuta redazione dell'atto.

Contestualmente egli deve prevenire il rischio che il testamento finisca in mano a chi avrebbe interesse a sopprimerlo perché non consono alle proprie aspettative o convenienze.

L'autografia come recita l'art.602 del codice civile deve caratterizzare "per intero" il testamento compresa la firma oltre che naturalmente la sottoscrizione in calce.

Ai tanti vantaggi del testamento olografo, fa da contro altare un solo problema ovvero la probabilità che alcuno tenti di annullare la sua efficacia provando a dimostrare che vi sia stata nel testatore la mancanza della libertà di autodeterminarsi o vi sia stata una falsificazione del testamento.

Con tale termine si indicano sia le ipotesi di contraffazione ovvero redazione ex novo di un testamento olografo, sia l'alterazione ovvero la modifica del contenuto di un documento esistente.

Tornando alla "osservazione immediata" che deve rinvenire nel testamento quella garanzia di genuinità che è la naturalezza, bisogna evidenziare come rilevarne i sintomi.

La "naturalezza soggettiva" riguarda la corrispondenza e la compatibilità soggettiva tra il soggetto che di fatto ha redatto lo scritto ed il soggetto che ufficialmente ne risulta autore.

In altri termini, l'anamnesi personale (intesa in senso propriamente medico, ovvero la conoscenza di patologie e problematiche fisiche del testatore al momento della redazione del documento) deve essere compatibile con il quadro derivante dall'esame della naturalezza soggettiva.

La naturalezza oggettiva riguarda invece la presenza-assenza di fattori sintomatici della spontaneità della scrittura.

Per quanto concerne l'osservazione mediata, si utilizza l'analisi fisica e le metodologie di approccio grafologico.

Nell'ambito dell'analisi fisica vi sono gli esami ottici e quelli strumentali.

L'analisi grafologica comprende gli esami di comparazione e le valutazioni grafologiche sui segni, sul lessico, la sintassi e la grammatica.

Questo è il tema fondamentale nella perizia su testamenti olografi.

La scrittura non è un qualcosa di granitico che rimane uguale ed immutato nel tempo.

Essa - come tutte le funzioni umane - segue una parabola, che fino ad un certo punto si innalza qualitativamente poi superata una certa età, inizia un involuzione graduale e progressiva che trasforma la grafia facendole perdere elasticità e vigoria e assumendo un aspetto artritico e destrutturato.

Tale parabola progressiva sia in salita che in discesa può essere spezzata da patologie fisiche o psichiche, veri e propri disturbi che interessano sia gli anziani sia le persone affette da patologie importanti.

Alcuni di queste "turbe" - dette "grafiche" attengono strettamente al "modus scribendi", altre - paragrafiche ed extragrafiche - sono attigue e più marginali, ma non per questo meno interessanti.

Un accenno al "tremito" che, nell'immaginario collettivo, identifica più degli altri la grafia di persone molto anziane o molto malate.

Esso si valuta con i valori dell'ampiezza, della frequenza e della direzionalità.

Quest'ultima è molto importante perché se nella grafia senile il tremore si evidenzia sia nei tratti orizzontali che in quelli verticali, in alcune malattie (alcolismo) si apprezza nei tratti orizzontali perché il paziente soffre un movimento incontrollabile dall'alto al basso e viceversa. Nel Parkinson invece il tremito interessa i tratti verticali perché il paziente subisce un movimento incontrollabile da destra a sinistra e viceversa.

Ma bisogna stare attenti perché il "tremore" può essere prodotto da cause incidentali e passeggere dovute a particolari circostanze che evidenziano una presenza irregolare del tremore ed una frequenza non omogenea.

Altra fenomenologia che si ritiene ricorrente nella casistica del testamento olografo è la cd "mano guidata" che viene sostenuta, aiutata ed integrata per compiere quei movimenti grafici che da sola non riuscirebbe a compiere.

Concludendo, si deve fare cenno ad un fattore fondamentale nella valutazione grafologica del testamento olografo, che è la disponibilità dei giusti termini di riferimento. Essi devono essere sufficienti sia nel numero che - soprattutto - nella qualità.

I documento di comparazione possono contenere firme e testi.

In questa materia le prime sono importanti ma i secondi sono fondamentali.

Per le firme non è difficile avere sottoscrizioni autentiche e nel contempo databili con certezza.

Per i testi è estremamente difficile poiché sono ben pochi gli atti testuali da compiere innanzi ad un pubblico ufficiale.

Anche nella valutazione delle comparative è di grande importanza la presenza di originali o di fotocopie.

Nei primi sono presenti tutti i caratteri ed i fattori utili all'analisi fisica e grafologica mentre nei secondi tale potenzialità è drasticamente ridotta.

La funzione del consulente tecnico - sia d'ufficio che di parte - è quella di addivenire alla verità dei fatti che poi è il medesimo scopo a cui tende il diritto ed il processo.

Ma per fare questo è necessaria la cooperazione delle parti che con i propri legali e con i consulenti di parte devono agevolare l'attività del consulente d'ufficio.

Fase critica è l'individuazione delle comparative che dovranno essere utilizzate per verificare l'autenticità del testamento in verifica.

A volte la disattenzione del legale nell'accettare o meno comparative proposte dall'altra parte, può pregiudicare un processo.

Dr. Roberto Coppola - Grafologo Giudiziario

STUDIO Roma, Via La Goletta, 7                                                                                  STUDIO Catanzaro, Discesa Pietraviva,4                                                     analisigrafiche@libero.it               analisigrafiche@pec.it                                                                                            tel.3351822827                                         
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